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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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A cura di Redazione

Pizza all'amatriciana a Napoli: "Incassi ai terremotati"

"La forza della cucina in Italia è proprio questa: la miniera di tradizione che ciascuno di noi si porta nel proprio bagaglio culturale e psicologico"

L'invito lanciato oggi da Luciano Pignataro, giornalista e critico enogastronomico, è stato accolto. Gli organizzatori del Pizza Village lanciano l'idea di realizzare una pizza all'amatriciana e devolvere una parte degli incassi ai terremotati.

"Su ogni menù dal costo di 12 euro - ha spiegato Claudio Sebilio, manager del Napoli Pizza Village - ne accantoneremo 3 per la costituzione di un fondo da devolvere ai terremotati. Pensiamo anche di realizzare, non appena sarà possibile, un'edizione speciale e gratuita ad Amatrice".

Il simbolico ma forte gesto di vicinanza e solidarietà sarà comunque quello di realizzare, come suggerito da Pignataro sulle colonne de Il Mattino, una pizza all'amatriciana. Nel suo appello il critico enogastronomico ha ricordato che "la pizza all'amatriciana non è una novità. L'ha pensata il romano Gabriele Bonci e lo stesso Martucci l'ha in carta da parecchio tempo. Una forma di contaminazione che ha un buon risultato al gusto e che in questo caso mette insieme i piatti identitari di Roma e Napoli". Per Pignataro, "La forza della cucina in Italia è proprio questa, al di là delle spettacolarizzazioni televisive: la miniera di tradizione che ciascuno di noi si porta nel proprio bagaglio culturale e psicologico. Cosa si portavano gli emigranti del Sud al Nord e quelli italiani all'Estero? Il cibo di casa. Cosa si infilava nelle sacche da viaggio di chi faceva servizio militare o andava a studiare in università lontane? Il cibo di casa. E quanti dei ricordi che abbiamo delle nostre mamme e delle nostre nonne sono legati a quello che ci cucinavano? Tantissimi".

Pizza all'amatriciana a Napoli: "Incassi ai terremotati"

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