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A cura di Redazione

Puglia e Campania, ora è guerra per la mozzarella Dop

"La vicenda della mozzarella e della presentazione di due dop è un errore madornale e grossolano"

"La vicenda della mozzarella e della presentazione di due dop (denominazione di origine protetta) è un errore madornale e grossolano del ministero dell'Agricoltura a cui va data una soluzione. Faccio appello al governatore De Luca e alla Regione Campania e al Consorzio di tutela della mozzarella di bufala campana a presentare ricorso contro una decisione del Governo ingiusta e dannosa per un marchio già esistente".

Queste le dichiarazioni di Luigi Barone, componente della direzione nazionale di Alternativa Popolare. "Confondere i marchi è sbagliato e deve essere il ministero a vigilare ed evitare tali situazioni paradossali. La mozzarella di bufala è una eccellenza della nostra regione da tutti riconosciuta e apprezzata e deve essere tutelata con tutti gli strumenti possibili. Inoltre dobbiamo evitare in Europa di mettere in difficoltà i nostri marchi ma, anzi, facilitare la loro identificazione diffusione. Diversamente facciamo solo il gioco dei nostri competitor".

LA VICENDA -  La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ha confermato una notizia clamorosa: arriva la mozzarella made in Puglia fatta con latte vaccino e non bufalino. Tutto ciò sarà possibile a meno che entro trenta giorni qualcuno, come la regione Campania o il Consorzio, non faccia ricorso evidenziando il danno al marchio già esistente. La proposta iniziale dei produttori pugliesi, sostenuti dalle istituzioni locali, era che venisse dato il marchio europeo dop alla 'Treccia della Murgia e dei Trulli', questo il nome dell’associazione costituita nel 2011. Si tratta di un latticino di antica tradizione diffuso fra Gioia del Colle ed Altamura che ha la forma di treccia ed è prodotto in diverse dimensioni.

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