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A cura di Redazione

"Le Centenarie" per salvaguardare la storicità della pizza napoletana

Antonio Starita, il Presidente: "Questa associazione nasce con l'intento di rafforzare la visibilità di realtà storiche che fanno grandi numeri e sono state sedi di formazione e preparazione"

Il 13 dicembre, giorno dedicato a Santa Lucia, si è costituita l'Unione Pizzerie Storiche Napoletane - "Le Centenarie". Per la prima volta nella storia della città di Napoli e nella storia della Pizza Napoletana, tante realtà connesse tra loro per rapporti familiari, storie e vicende partenopee, si sono riunite attorno a un tavolo ed hanno sottoscritto uno Statuto condiviso e voluto da tutti.

Obiettivo associativo è quello di salvaguardare la storicità della pizza napoletana, le sue tradizioni, la sua reale espressione che l'ha resa famosa in tutto il mondo. La "centenarietà", intesa come approssimarsi o superamento del centesimo anno di età, ha fatto si che la stessa fosse fondata da 10 realtà storiche del mondo pizza partenopeo.

A sottoscrivere l'atto che ha sancito la nascita dell'Associazione Antonio Starita – Pizzeria Starita a Materdei, Salvatore Antonio Grasso – Pizzeria Gorizia 1916 a Via Bernini, Antonio Pace – Pizzeria Ciro a Santa Brigida, Paolo Surace – Pizzeria Mattozzi a Piazza Carità, Gennaro Luciano – Antica Pizzeria Port'Alba, Massimo Di Porzio – Pizzeria Umberto a Via Alabardieri, Giorgio Moffa - Antica Pizzeria Ciro dal 1923 a Formia e Gaeta, Alessandro Condurro – Antica Pizzeria da Michele a Via Sersale, Ferdinando Lombardi – Pizzeria Lombardi 1892 a Via Foria di Enrico e Carlo Alberto Lombardi, Gaetano Capasso – Pizzeria Capasso a Porta San Gennaro. Antonio Starita, nominato Presidente, ha tenuto a precisare che "questa associazione non nasce con l'intento di sovrapporsi ad altre associazioni esistenti che svolgono una loro funzione e mission associativa, piuttosto quello di rafforzare la visibilità di realtà storiche che tutt'oggi fanno grandi numeri e storicamente sono state sedi di formazione e preparazione per tante generazioni di bravi pizzaioli. La difesa della pizza napoletana, così come la conoscono molti, è onere di tutti coloro che ne fanno parte. La modalità di stesa della pizza, il fornaio e il forno a legna sono patrimonio del nostro mondo che non possiamo dimenticare o rendere secondario in una realtà che corre fin troppo velocemente e dimentica che il presente esiste perchè c'è stato un passato e che questo passato è ancora vivo e vivace".

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