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A cura di Redazione

Gusto e tradizione: il "Cozzetiello" diventa un marchio

L'idea degli imprenditori Tony Trepiccione e Marco Franciosi. Al The Sign di Pozzuoli una linea gourmet, una tradizionale ed una vegana aspettando l'apertura di un take away specializzato

Un rendez vous unico quello tra un imprenditore del nord, acuto ed attento al mercato, e uno del sud, creativo e appassionato. Il risultato è un business di successo.

Ma facciamo un passo indietro. Tony Trepiccione è di Milano, di origini campane, e durante le ferie estive cena a Pozzuoli e conosce Marco Franciosi. "Il The Sign di Pozzuoli è un pub che comunica molto bene sul web - racconta Trepiccione - e pur non essendoci mai stato lo seguo sin dai tempi dell'iniziativa Paga con un Bacio. Si è presentata l'occasione di andarci a cena e mi sono reso conto che avevo avuto una buona intuizione".

"Una sera mi vedo entrare nel locale questo gruppetto di persone. Si guardano attorno con fare sospetto. Pensavo fossero food blogger - ricorda invece Franciosi - Chi si immaginava che invece sarebbero diventati miei soci e che mi avrebbero cambiato la vita". Dopo quella sera i contatti si infittiscono e nasce l'idea di registrare il marchio Cozzetiello per farne un brand che unisca gusto e tradizione.

"Cozzetiello è una bella parola - continua Franciosi - Riporta all'infanzia, ai cortili, alle nonne... ai ragù che cuociono per ore, alle litigate con fratelli e cugini per accaparrarsi la parte più 'sfiziosa' del pane. Il Cozzetiello esiste ovunque, ma fuori da Napoli non sanno che si chiama così. E noi vogliamo far conoscere una parte della tradizione napoletana ad un pubblico più ampio".

Il primo step è stata la registrazione del marchio. Poi in questi mesi si è lavorato di sperimentazioni per trovare il giusto pane e le giuste farciture. Così mentre Trepiccione si muoveva in ambito giuridico per la registrazione e protezione del marchio, Franciosi usava il The Sign di Pozzuoli per fare laboratorio di Cozzetielli. Ed è nata una linea gourmet, una tradizionale ed una vegana.

"Ogni volta che si parla di StreetFood moderno, Napoli appare sempre marginalmente - spiega Franciosi - Tutte le regioni si sono mosse, noi abbiamo ancora solo la pizza fritta. Ma se ci si ferma a pensare un minuto, qui a Napoli tutto è StreetFood. E il Cozzetiello può essere il rappresentate napoletano della categoria. Bello, buono, e soprattutto può accontentare sia chi vuole sporcarsi le mani, sia il pubblico gastrochic che vuole una pausa pranzo veloce e leggera". Il marchio quindi è solo la punta dell'iceberg. Le collaborazioni per ideare ricette adatte ai cozzetielli sono molte. E sono già due, oltre al The Sign, i locali che a breve adotteranno nel loro menu il Cozzetiello. E prima dell'estate a Napoli è prevista l'apertura di un take away specializzato.

Gusto e tradizione: il "Cozzetiello" diventa un marchio

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