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Salute

Melanoma: dai ricercatori del Pascale una speranza anche per i pazienti che non rispondono alle immuno-terapie

A Napoli 200 tra i maggiori esperti internazionali per la 10ma edizione di Bridge, convention internazionale sul tumore della pelle che continua a fare vittime. Il Pascale polo di eccellenza

Le ricerche condotte all’Istituto Pascale di Napoli segnano per tutto il mondo una nuova via per la lotta al melanoma, uno dei tumori più aggressivi e diffusi che solo in Campania, nel 2019, secondo le stime, ha colpito 1.100 persone (600 uomini e 500 donne).

I dati elaborati dai ricercatori dell'Istituto napoletano saranno illustrati all'Immunotherapy Bridge, il convegno internazionale organizzato dalla Fondazione Melanoma che ogni anno fa da "ponte" riunendo nella nostra città centinaia di esperti provenienti da tutto il mondo.

Gli studi condotti al Pascale riguardano il microambiente in cui le cellule tumorali vivono: i ricercatori hanno scoperto che modificando questo ambiente, riscaldandolo, l’efficacia delle terapie immuno-oncologiche risulta amplificata. In particolare, l'approccio ha dimostrato di funzionare - con percentuali che superano il 30% - anche nei pazienti che non avevano risposto a precedenti trattamenti.

Il prof. Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e Direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto Nazionale Tumori IRCCS Fondazione ‘G. Pascale’ di Napoli, spiega: "Vogliamo aumentare l’efficacia dei farmaci immuno-oncologici per superare i meccanismi di resistenza, che impediscono a circa il 50% dei pazienti di beneficiarne. Una delle chiavi si trova nel microambiente tumorale, cioè nell’ambiente in cui le cellule malate vivono. Il microambiente caldo (infiammatorio) risponde alle terapie immuno-oncologiche perché contiene cellule del sistema immunitario, quello freddo invece sviluppa resistenza”.

Il convegno, giunto alla 10ma edizione, si terrà presso l'Hotel Royal Continental. Tra gli invitati anche il governatore Vincenzo De Luca: lo scorso ottobre, infatti la Regione Campania è stata la prima in Italia, su richiesta del direttore generale del “Pascale” Attilio Bianchi, a fornire gratuitamente a tutti i pazienti una innovativa terapia combinata a base di due molecole - nivolumab e ipilimumab - approvata un anno fa dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ma lasciata in fascia C e, quindi, non rimborsabile da parte del Servizio Sanitario Nazionale. “Si era creato così un grave danno per i pazienti colpiti da melanoma – sottolinea il prof. Ascierto - e in particolare per quelli con metastasi cerebrali, che rappresentano circa il 40% del totale, per i quali questa combinazione ha evidenziato risultati importanti: il 70% delle persone, a 2 anni, è libero da recidiva”.

Recentemente proprio il ‘Pascale’ è stato identificato come primo istituto in Italia per il trattamento del melanoma: "Vogliamo mantenere questo primato - dichiara il direttore generale Attilio Bianchi - e i pazienti hanno il diritto di accedere subito alle terapie salvavita. L’immuno-oncologia rappresenta una delle priorità del nostro Istituto, che vanta un’esperienza che non ha eguali a livello internazionale. Circa il 20% dei nostri pazienti viene da fuori Regione a testimoniare l’eccellenza raggiunta”.

“Nell’ultimo decennio, al ‘Pascale’, sono state condotte più di 120 sperimentazioni sul melanoma, per un totale di oltre 3.000 pazienti coinvolti – sottolinea il prof. Gerardo Botti, Direttore Scientifico dell’Istituto partenopeo - L’immuno-oncologia rappresenta oggi lo standard di cura non solo nel melanoma ma anche in altre neoplasie in stadio metastatico: dal tumore del polmone non a piccole cellule, al linfoma di Hodgkin, al carcinoma a cellule renali fino a quelli della testa e del collo e al tumore di Merkel. E sono in corso studi sulle neoplasie gastrointestinali, della vescica, del fegato, del seno, dell’esofago, e in molte altre”.

I lavori della convention sono realizzati in collaborazione con la società internazionale per lo studio dell’immunoterapia nel cancro (SITC, Society for Immunotherapy of Cancer). Tra i maggiori esperti mondiali che inetrverranno ci sono Bernard Fox (responsabile del Laboratory of Molecular and Tumor Immunology presso il Robert W. Franz Cancer Research Center di Portland, Oregon, USA), Jerome Galon (Direttore della Ricerca presso il National Institute of Health and Medical Research di Parigi) e Claus Garbe (Professore di Dermatologia alla Eberhard- Karls University di Tubinga, Germania).

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