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Sabato, 20 Aprile 2024
Salute

Insufficienza renale cronica: cosa c'è da sapere

A Napoli il II Meeting internazionale di trapiantologia renale, per esaminare e valutare le novità tecnologiche e farmacologiche, che consentono di mantenere in salute gli organi donati. Lunghissime le liste d'attesa in Campania dove da circa 6 mesi è però ripresa l'attività di donazione tra viventi.

Quando la capacità funzionale dei reni è irrimediabilmente compromessa si parla di insufficienza cronica, indipendentemente dalle cause: malattie specifiche dell’organo, come le glomerulonefriti che si scatenano in maniera repentina e imprevedibile, calcolosi trascurate per lungo tempo, rene policistico a trasmissione ereditaria e quindi controllabile nell’evoluzione, fino all’ipertensione arteriosa e al diabete mellito.

Cos'è l'insufficienza renale Quando i reni perdono la funzionalità , smettono di rimuovere i liquidi. Sali e acqua di scarto, prodotti dal metabolismo, quindi, si accumulano con conseguenze molto gravi.

La sintomatologia di una possibile insufficienza renale I sintomi dell'insufficienza renale sono numerosi e possono variare. Generalmente però si riscontrano :

  • pressione arteriosa alta e instabile,
  • sensazione ricorrente di nausea
  • gonfiori soprattutto nella zona perioculare e alle gambe
  • disturbi del sonno e dell’umore
  • condizioni di grave malessere che richiedono l’ospedalizzazione

Purtroppo, l'insufficienza renale cronica ha effetti irreversibili. Le cure disponibili sono in grado solo di rallentare la perdita di funzionalità dei reni, ma non possono arrestarla.

Il trattamento dell'insufficienza renale cronica Innanzitutto, laddove è possibile intervenire, il trattamento prevede

  1. terapia necessaria a contrastare la causa,
  2. terapia sintomatica per eliminare i sintomi
  3. dieta: con alimentazione povera di cibi contenenti sale, potassio, proteine,fosforo.

Dialisi Quando l’insufficienza diventa molto grave, si deve procedere alla dialisi, ma il golden standard terapeutico è il trapianto di rene.

Trapianto di rene La possibilità di utilizzare nuove apparecchiature nelle procedure di prelievo e trapianto, assieme con l’adozione di nuovi farmaci e di un sempre migliore utilizzo di quelli già esistenti, consente di raggiungere ottimi risultati, con una lunghissima durata dell'organo trapiantato che va anche oltre i venti anni. E' inoltre possibile sottoporre a trapianto tipologie di pazienti esclusi solo fino a pochi anni fa.

Liste d'attesa Tra i due centri di Napoli e Salerno, in Campania attualmente sono circa 500 i pazienti in lista d’attesa per un trapianto, a fronte di oltre 1.200 pazienti in dialisi. Il numero di operazioni eseguito ogni anno resta molto basso: nel 2018 sono state circa 70. Nella nostra regione, infatti, si registra una forte carenza di organi che possono essere prelevati solo da donatori in condizioni di morte cerebrale. A dicembre 2018, però, grazie all'azione del direttore dell’UOC di Chirurgia Generale dei Trapianti di Rene prof. Michele Santangelo, all’Azienda Ospedaliera Universitaria Federico II di Napoli è potuta riprendere l'attività da anni bloccata di donazione tra viventi. Già 2 i trapianti effettuati e 5 quelli in programmazione: numeri importanti, se raffrontati alla media annua regionale. Soprattutto, si tratta di storie meravigliose di amore e speranza: le donazioni, infatti, sono avvenute/avverranno tra fratelli, da marito a moglie, da padre a figlia.

A Napoli il II Meeting internazionale Di insufficienza renale cronica e donazione si parla oggi, nel secondo Meeting internazionale sulla trapiantologia renale e primo joint meeting tra la Società Napoletana e quella Romana di Chirurgia, organizzato proprio dal Prof. Santangelo a Palazzo Caracciolo. Scopo dell'incontro esaminare e valutare le più recenti novità tecnologiche, tecniche e farmacologiche emerse nel settore della trapiantologia renale e i più innovativi presidi/devices chirurgici con vantaggi e limiti connessi al loro utilizzo.

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