La terapia del sorriso: cos'è e perché fa bene
A Piazza Dante il Festival nazionale di smile & clown therapy, sempre più diffusa in scuole, centri clinici e ospedali. Come diventare clown therapist a Napoli
Spettacoli, stand di trucco e bricolage, caramelle e zucchero filato per un allestimento davvero da vedere: in tanti, tra grandi e piccini, hanno partecipato in Piazza Dante al festival del sorriso, il raduno nazionale di clownterapia organizzato dall’associazione Teniamoci per mano-onlus. L'iniziativa è stata l’occasione per far conoscere meglio alla città la clown terapia.
Cos’è - la clownterapia è una terapia alternativa. Dunque non può – né vuole - sostituirsi alle cure tradizionali. Rappresenta però un aiuto molto valido, con effetti benefici riscontrati da diverse ricerche scientifiche.
A cosa serve Gli studi medici hanno dimostrato che ridere attiva tutte le parti del corpo umano. Le risate, in particolare, producono ormoni che favorsicono la risposta dell'organismo allo stress e aiutano a gestire il dolore fisico e il disagio psicologico.
Ridere fa davvero bene alla salute Le ricerche mediche pubblicate sulle riviste internazionali hanno dimostrato che l’allegria produce:
- Rilassamento del corpo
- Rafforzamento del sistema immunitario
- Stimoli per il sistema respiratorio
- Riduzione della percezione del dolore
- Miglioramento della circolazione del sangue e della pressione arteriosa
- Riduzione dello stress e dell’ansia
- sensazione generale di benessere
"Buffo significa buono, felice, benedetto, fortunato, gentile e portatore di gioia" dice Patch Adams, il medico americanoche ha codificato le regole e i protocolli della clownterapia. L’idea di utilizzare il buonumore come terapia va però attribuita a un giornalista americano, Norman Cousins. Nel 1979 Norman, che si era ammalato gravemente, decise di curarsi – oltre che con i farmaci prescritti dai dottori – con una terapia molto insolita: almeno tre ore al giorno di film comici. La cura funzionò in maniera strepitosa e così gli ospedali di New York cominciarono a popolarsi di clown-doctors
Come diventare clown-terapisti Non ci si può improvvisare clownterapisti. C’è bisogno infatti di competenze che è possibile acquisire con appositi corsi, a Napoli organizzati, ad esempio, da Teniamoci per mano-onlus, Fondazione sorrisi, Gesco. I corsi normalmente consistono in una parte teorica, con sui si impara l’approccio ludo-psicologico con il paziente, e una pratica, il tirocinio, che consente di acquisire dimestichezza con i ritmi e le regole degli ospedali oltre che di mettersi alla prova sul campo
Cosa fa un clown-terapista:
- dona amore
- è un amico
- ride
- gioca
- usa la fantasia
- manda via la noia
- è curioso,
- si meraviglia della vita e delle cose
- è ottimista e manda via le emozioni e i pensieri negativi
Dove sono presenti i Clownterapists: i terapisti del sorriso sono presenti in
ambito sanitario - in diversi reparti degli Ospedali italiani: pediatrici, lungodegenza, riabilitazione, oncologia, geriatria, diversabilità motoria e mentale, sale d'aspetto per esami, etc
ambito sociale - centri giovanili, scuole, case famiglia, carceri, missioni umanitarie