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Alimentazione

Coronavirus e lockdown: i consigli del nutrizionista

L'esperto ci spiega cosa mangiare e cosa evitare in questi lunghi giorni di ansia e isolamento sociale

In tempi di isolamento anti-contagio sembra che il passatempo preferito dalle famiglie chiuse responsabilmente in casa sia cucinare e mangiare.

Se prima dell'emergenza Coronavirus il tempo era infatti scandito dal lavoro, dallo studio e dallo sport, con un pranzo leggero generalmente fuori casa e una cena bilanciata a tavola, oggi ci si ritrova a consumare pasti molto abbondanti, con più frequenza di quanto eravamo abituati, sia per consumare le quantità di cibo acquistate sull'onda della psicosi collettiva dei giorni scorsi, sia per noia o ansia. Il risultato finale è un regime alimentare totalmente squilibrato.

Ecco allora alcune delle principali indicazioni che come Biologo Nutrizionista consiglio a tutti di seguire:

Attenzione all'eccessivo interesse verso il cibo

Su Facebook e Instagram o, comunque, sui social in generale è tutto un susseguirsi di post di piatti, ricette e gare di cucina. Attenzione: concentrare tutta l'attenzione o la maggior parte di essa sul cibo non è interesse, ma masochismo. In questo periodo, durante il quale stiamo  tutti conducendo una vita decisamente molto sedentaria, sarebbe importante diminuire l’apporto calorico quotidiano perché il nostro organismo non ha bisogno di tante energie, visto che il fabbisogno personale dell'organismo si adegua allo standard di riferimento.

Siamo una automobile ferma alla quale non serve il pieno di benzina.

L’attuale tendenza a cucinare (e vedo foto sul web di pranzi e cene che fanno invidia a quelli natalizi) porterà inesorabilmente ad un aumento incontrastato del peso. L’obbligo e la necessità di restare a casa invece possono essere un’opportunità per dedicare un po’ di tempo alla preparazione di cibi più salutari e più gustosi e non alla preparazione di pietanze molto condite e ricche di grassi che danneggiano la salute…

Bisogna capire che quello che stiamo vivendo non è un momento di festa e di pausa dalle abitudini salutari (dieta compresa). Siamo in emergenza e la prima attrice protagonista è proprio la salute: un obeso o una persona sottopeso sono molto più esposti a malanni di qualsiasi natura perché le difese immunitarie non sono eccellenti.

Alimentazione e CoVid-19. Spazziamo via fake e falsi miti 

Non esiste un’alimentazione in grado di prevenire o combattere l’infezione da COVID-19. Sicuramente, però, possiamo sostenere o stimolare il nostro sistema immunitario consumando quotidianamente alimenti ricchi di vitamine (A,C,E e D) e di sali minerali. E, mi ripeto, scegliere gli alimenti giusti è importante come fare attenzione a non strafare…

La dieta per il periodo di isolamento sociale

Il mio consiglio è di mangiare, ora e sempre, seguendo i principi basilari della sana alimentazione. Chi ha iniziato un percorso alimentare con il proprio nutrizionista, inoltre, non dovrebbe abbandonarlo, ma continuarlo facendolo aggiornare, in modo da non perdere i risultati raggiunti fino allo stop determinato dall'emergenza. Fortunatamente, infatti,  nutrizionisti possono continuare a seguire i propri pazienti anche on line e sono tanti quelli che hanno attivato sistemi di consulenza on line sui propri siti web, con piattaforme per videoconferenze (Skype, Zoom, Whatsapp solo per citarne alcuni) in modo da garantire sempre una continua assistenza. 

Chi invece non segue i consigli di professionisti del settore, può attenersi ai principi della dieta mediterranea, rispettando le tradizioni e mangiando giuste porzioni di ogni portata senza esagerare:

  • consumare una porzione di verdura per ciascun pasto principale,
  • spuntini a base di frutta fresca, yogurt, frutta secca o estratti di frutta e verdura evitando dolci e prodotti industriali,
  • consumare cereali come pasta o pane preferibilmente integrali ma senza esagerare con le quantità
  • consumare più frequentemente i legumi, spesso non troppo presenti sulle nostre tavole proprio a causa del poco tempo a disposizione per cucinarli.

È preferibile mangiare

  • carne o formaggi stagionati 1-2 volte a settimana,
  • pesce 2-3 volte a settimana,
  • uova affettati e formaggi freschi una volta a settimana.

Importante utilizzare poco sale e sostituirlo con aromi, spezie e limone per insaporire e utilizzare olio extravergine d’oliva.

Prodotti freschi o surgelati: come scegliere

Ovviamente vale sempre il consiglio di consumare cibi freschi che mantengono intatte le loro proprietà nutritive. I decreti emanati (con tutte le loro contraddizioni) impongono però di restare a casa e di uscire solo per motivi strettamente necessari. Organizzare una spesa settimanale è quindi la cosa migliore. La surgelazione in ogni caso non modifica eccessivamente le qualità e l’efficacia nutritiva degli alimenti. Inoltre, va sfatata l’idea che i cibi freschi, una volta surgelati, perdano il loro potere nutrizionale.

Cibo e felicità

E' noto che il cibo influenza la nostra salute ma anche il nostro umore. Infatti, dopo una bella porzione di cioccolato o un pasto succulento, ci sentiamo più gratificati. C’è chi sorride con il dolce e chi con il salato. E' chiaro che in momenti di grande stress come quello che stiamo vivendo non  sono praticabili divieti assoluti. Va bene quindi coccolarsi ogni tanto, concedendosi qualcosa che può portarci un po' di “buonumore”. L'importanza, come sempre, è limitare la quantità, nella consapevolezza che dopo dovremo fare i conti con la bilancia: in genere, infatti, i cibi gratificanti sono spesso ipercalorici.

Il corretto stile di vita durante l'isolamento sociale

E' fondamentale mantenersi fisicamente attivi: perfetti cyclette, tapis roulant, bottiglie di acqua utilizzate o cambio di stagione come sollevamento pesi. Ed è esercizio fisico anche riordinare sgabuzzini, garage, salire e scendere le scale a piedi quando si porta fuori il cane. E poi dedicarsi ad organizzare il proprio lavoro da casa, fare cose sempre rimandate: il segreto è non fermarsi mai, neanche con la testa e non dobbiamo partorire pensieri negativi perché c’è bisogno di restare forti e combattivi per quando il lockdown sarà finito.

Evitiamo quindi di trascorrere le giornate seduti a tavolo ad abbuffarci di inutilità, ma viviamo e progettiamo il nostro futuro. 

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