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Lunedì, 29 Aprile 2024

Torna la Venere degli stracci. L'artista: "E' un mio dono per Napoli"

La nuova scultura è stata inaugurata in piazza Municipio dopo il rogo che aveva distrutto la prima nel luglio del 2023. L'artista: "Vorrei incontrare chi l'ha incendiata perché è una persona che soffre"

E' tornata in piazza Municipio la Venere degli stracci di Michelangelo Pistoletto. L'opera era stata distrutta da un fuoco appiccato in maniera dolosa il 12 luglio 2023, oggi la sua nuova versione è stata inaugurata dal sindaco di Napoli Gaetano Manfredi e dall'artista. E' un'opera identica a quella presentata un anno fa, con un'enorme Venere in vetroresina che guarda una montagna di stracci. Una scultura che lancia il messaggio di rigenerazione delle cose e che, rivolgendo lo sguardo verso il mare tende una mano anche ai migranti, simbolo di povertà.

I costi

Il Comune ha voluto sgomberare il campo dalle polemiche. A dispetto da quanto affermato da alcuni esponenti politici, la nuova Venere non ha rappresentato un costo ulteriore per l'amministrazione: "La seconda versione è stata donata interamente da Pistoletto - ha spiegato Vincenzo Trione, delegato del sindaco all'arte museale - La prima è costata 168mila euro circa. Oggi, il Comune sostiene solo le spese di vigilanza 24 ore su 24". 

Una versione confermata da Pistoletto: "Ho donato l'opera perché il danno non era stato subito dal sottoscritto, ma dalla società e la società doveva essere ripagata". La seconda notizia è che dopo tre mesi in piazza l'enorme scultura resterà patrimonio della città e sarà sistemata all'interno della Chiesa di San Pietro ad Aram, a ridosso di corso Umberto I. 

All'indomani del rogo, fu avviata una raccolta fondi da parte dell'associazione l'Altra Napoli. Soldi che non sono serviti per l'opera e che sono state destinate alle attività di due associazioni: La Scintilla, che opera con per persone affette da disabilità, e Lazzarelle, impegnata nel recupero di donne in regime di detenzione.

L'autore del rogo

Durante l'inaugurazione si è parlato anche del destino di Simone Isaia, il senza fissa dimora di 32 anni affetto da un disagio psichiatrico, che deve scontare una condanna a 4 anni da scontare per aver appiccato l'incendio del luglio scorso. In questi mesi, diversi pezzi della società civile hanno chiesto clemenza per il ragazzo, viste anche le sue condizioni di salute mentale. "Vorrei incontrarlo e guardarlo negli occhi - ha dichiarato Pistoletto - Non solo l'ho perdonato, ma credo che il messaggio di rigenerazione della Venere possa aiutarlo. E' una persona che soffre, che va aiutata". Un pensiero condiviso dal sindaco Manfredi, secondo il quale "...compatibilmente con i vincoli giudiziari faremo di tutto per aiutarlo e dargli un'opportunità per ripartire". 

La protesta

Un gruppo di una decina di cittadini, guidati dalla consigliera regionale Maria Muscarà, ha contenstato il sindaco: "Napoli cade a pezzi e il Comune spende soldi per un'opera discutibile. Non è per nulla gratuita, ci sono i costi di vigilanza e di trasporto della scultura. Soldi che potevano essere utilizzati in altro modo. Senza contare che mi risulta siano state impiegate risorse provenienti dalla tassa di soggiorno che dovrebbero avere ben altro utilizzo".   

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