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Martedì, 23 Aprile 2024
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Sorbillo non riapre: "Mai fatto il delivery. Con i miei appelli volevo aiutare la categoria dei ristoratori"

Il maestro pizzaiolo spiega in una intervista a NapoliToday i motivi della mancata apertura, lanciando anche un appello in vista della fase 2, chiedendo il blocco dei fitti ed un'estensione della cassa integrazione almeno fino a dicembre

"Buon lavoro a tutti coloro che ricominceranno a lavorare con il delivery del cibo in Campania da lunedì 27 aprile, noi per ora non lo effettueremo, non riapriremo, ci sistemeremo e ci confronteremo per valutare le altre problematiche da segnalare sempre e solo per il bene di tutte le attività di ristoro", con questo post Facebook Gino Sorbillo ha annunciato la mancata apertura con il servizio delivery per le sue pizzerie a Napoli. Il maestro pizzaiolo è stato in prima linea nelle ultime settimane nella battaglia per chiedere al presidente De Luca di aprire alle consegne a domicilio per le attività di ristorazione in Campania, vinta poi (seppur con alcune limitazioni di orario per le attività) con la firma dell'ordinanza numero 37 della Regione.

NapoliToday ha chiesto a Gino Sorbillo le motivazioni di tale decisione.

- Gino, come hai maturato questa decisione?
"Ho pensato di farci sentire come categoria per essere uguali alle altre Regioni. Però visto che il delivery è stato approvato ora posso dire che noi non apriremo ora. Ho apprezzato però il nostro amato Governatore De Luca, che ha ascoltato i nostri appelli".

- Quindi hai lanciato gli appelli per aiutare la categoria dei pizzaioli?
"Sì, mi sono confrontato con tante piccole realtà che sono chiuse da tempo che meritavano un aiuto. Di Napoli e non solo. Con il delivery possono pagarsi fitti e rientrare un po' dei costi. Noi da tempo non facevamo l'asporto. I problemi però restano ovviamente".

- Per caso può avere inciso anche l'apertura solo per metà giornata delle pizzerie dalle 16 alle 22, come scritto nell'ordinanza della Regione?
"No, non avrei aperto ugualmente. Anche se ho sentito miei amici ristoratori che desidererebbero un prolungamento anche a pranzo e fino alle 23 e sarebbe giusto poter lavorare anche a pranzo Quello che ho fatto in questi giorni, ripeto, l'ho fatto solo per la categoria dei ristoratori".

- Quali sono le misure che darebbero un concreto aiuto alle pizzerie?
"Serve blocco dei fitti per le attività chiuse e una ricontrattazione per i prossimi 10-12 mesi dei fitti, visto che non utilizzeremo gli spazi che abbiamo a disposizione. E inoltre la cassa integrazione di tutti i dipendenti, non sono per quelli di Gino Sorbillo, non sono stati ancora pagati e non è giusto. Penso anche che vada prolungata per i prossimi 8-9 mesi anche per il post apertura a tutti. Il turismo calerà e i coperti saranno sempre meno".

- Come immagini la fase 2? Le perdite continueranno ad essere pesanti?
"Il lavoro calerà del 70% e il fitto anche dovrebbe calare di conseguenza del 70%".

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