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Lunedì, 29 Aprile 2024

Visita sul set di Piedone. Salvatore Esposito: “Per me Bud Spencer è il vero supereroe” | VIDEO e FOTO

NapoliTODAY ha fatto un’incursione durante le riprese della nuova produzione Sky Original ispirata al ciclo di film Piedone lo sbirro. Abbiamo incontrato il cast, il regista e la troupe che ci hanno svelato alcune curiosità

Dopo che se n’è parlato tanto, stuzzicando interesse, le riprese della serie Piedone sono finalmente iniziate a Napoli. Protagonista è Salvatore Esposito e, fin da quando è stato annunciato, subito è stato chiaro che non avrebbe rivestito i panni del commissario Rizzo, il personaggio che Bud Spencer ha reso un’icona, in un remake. Allora, quale sarebbe stato il legame tra i due?

Esposito, svela l’arcano. Lui sarà Vincenzo Palmieri, un ragazzino che anni prima il buon Rizzo l’ha salvato prendendolo sotto la sua ala protettiva. Ammirato dai valori di quel uomo che gli ha teso la mano ne segue la strada, diventando anche lui poliziotto.

Ce lo racconta quando noi di NapoliTODAY siamo andati sul set in un giorno in cui si gira quella che sarà una scena d’apertura della serie dando qualche indicazione su chi è l’ispettore Palmieri, erede spirituale del commissario.

Dalle scazzottate al Wrestling

Arriviamo a Sant’Antimo, in provincia di Napoli dove una discoteca è stata trasformata in un capannone industriale. Qui c’è un ring da wrestling dove ci sono due wrestler che si sfidano, Flatfoot e Zeppelin, stremati alle ultime fasi dell’incontro. Nessuno dei due è disposto a cedere; il pubblico è col fiato sospeso. Successivamente, nello spogliatoio del Wrestling Studio, entra Flatfoot, si toglie la maschera e lo vediamo per la prima volta in viso: è Vincenzo Palmieri (Salvatore Esposito).

Una scena chiave. Ci dà degli indizi su quali saranno le differenze che caratterizzano Palmieri, un personaggio che Salvatore Esposito sta costruendo meticolosamente essendo anche autore della sceneggiatura, insieme a PEPPE FIORE, LAURA GRIMALDI, PAOLO PICCIRILLO, JACOPO SONNINO e GIUSEPPE PEDERSOLI, quest’ultimo figlio di Bud Spencer.

Anche Palmieri, come Rizzo, viene dalla strada e appartiene a essa. Soprattutto, come lui non ama usare le armi. Ma se Rizzo, per difendersi, la buttava in scazzottate (must non solo della saga di Piedone lo sbirro ma di tutti i film della coppia Bud Spencer e Terrence Hill), l’ispettore Palmieri si avvale della disciplina del wrestling. L’idea di sostituire le classiche botte con il wrestling è venuta allo stesso Esposito essendo un appassionato di tale sport. Un modo per esprimersi consono alla fisicità di Esposito ma che lo rendono anche aderente alla contemporaneità: un poliziotto che mena ceffoni, oltre a risultare anacronistico, oggi non farebbe neanche più ridere come ben sappiamo. Il wrestling con dietro la sua grande finzione, dove c’è più artificio scenico che altro, permette di inserire Palmieri in una dimensione non violenta.

Storie contemporanee per un omaggio a Bud Spencer

Piedone è una produzione Sky Original prodotta da Sky Studios, Wildside, società del gruppo Fremantle e Titanus Production che vedremo su Sky, verosimilmente, la prossima stagione televisiva. La serie sarà composta da quattro puntate di 90 minuti dirette da Alessio Maria Federici noto per aver diretto per la tv Non ci resta che il crimine – La serie, (Im)perfetti Criminali, Generazione 56K.

In un momento di pausa dalle riprese che abbiamo appena assistito, incontriamo Esposito, Federici, Giulia D'Amico, Fabio Balsamo (entrambi avranno ruoli di spicco nella serie), i produttori e il gruppo di sceneggiatori guidato da Peppe Fiore. E' evidente che, fin da principio, tutti loro si sono mossi con molta cautela per evitare imitazioni di Piedone lo sbirro o scimmiottature di Bud Spencer e del suo commissario Rizzo.

Vuole essere un affettuoso omaggio a lui e a quel ciclo di film che ha fatto divertire tanti ragazzini di più generazioni.

Salvatore Esposito è tra questi. Lui è vissuto nel mito di Bud Spencer. “Se non si ama Bud Spencer, secondo me si ha qualche problema” esclama l’attore napoletano scoppiando a ridere “Per me, come per tanti miei coetanei, Bud Spencer e Terrence Hill erano i nostri veri supereroi al pari di Spider Man o Super Man, proprio per quello che rappresentavano, nonostante i personaggi che interpretavano. A volte erano dei fuori legge, altre i poliziotti, ma loro erano sempre dalla parte dei più deboli e vincevano sempre, uscendone illesi. Erano i moderni Batman Iron Man e noi ragazzi in quei film con le botte, le risate, l’avventura e i messaggi d’amicizia che trasmetteva, trovavamo tutto. Io, tutt'ora, quando vedo Trinità, il ciclo di Piedone e tanti altri film del genere, io mi diverto nonostante sia passato tanto tempo”.

Prime immagini dal set della serie Piedone con Salvatore Esposito. Foto di Eduardo Castaldo

La serie di Piedone è un sequel perché è ambientato quarant'anni dopo la fine di quei film. È un’idea che nasce anche un po' per caso, quando Salvatore Esposito, va a Palazzo Reale di Napoli per vedere la mostra che qualche anno fa è stata allestita per ricordare Spencer al secolo Carlo Pedersoli. In quell’occasione incontra il figlio Giuseppe e tutta la famiglia. Da lì qualcosa scatta nella mente di Esposito che, come si sa da tempo è anche autore non solo di romanzi ma anche di alcuni copioni dei film in cui è protagonista.

 “Il mio personaggio è cresciuto sotto l'ala protettiva del Commissario di Rizzo. Cercherà, attraverso quello che è il suo modo di fare, di rappresentare quelli che erano i valori positivi che incarnava e che aveva il Commissario anche nei confronti di Napoli e, soprattutto, nei confronti dei più deboli che vivono nella città”, ribadisce Esposito.

Quattro puntate che rappresentano una Napoli contemporanea, in costante dialogo con la realtà della città e con i suoi contrasti sociali. Rappresentare quindi una Napoli, vedendola anche da altri punti di vista. L’obiettivo è sviluppare una sceneggiatura con storie strutturate su più livelli mettendo in luce le contraddizioni che sono presenti nei meandri di Napoli.

 La sfida è fare un racconto credibile e mai inappropriato dove il crime sicuramente prevale ma è intrecciato anche ad altri generi come la commedia, il sentimentale e l’attualità. Le quattro puntate sono tutte ispirate a episodi di cronaca reale.

Sono costruiti casi complessi affrontando tematiche delicate che oggi come oggi non possono essere ignorate come il Revenge porn in cui protagonista della storia sarà una ragazza, toccando le questioni controverse relative ai social.

Essere aderente ai nostri tempi è la cifra narrativa giusta e questo potrebbe rendere fortunato il progetto di Piedone andando oltre il mito del personaggio di Piedone/Rizzo e, di conseguenza, dal cult diretto da Steno.

Secondo Salvatore Esposito la bellezza della serie di Piedone è che: “C’è tanta umanità nei protagonisti che si alternano nelle puntate. Inoltre, c’è un giusto equilibrio tra la parte crime, la parte action e quella sentimentale. Secondo me, Alessio Federici, Peppe Fiore e tutti quanti noi siamo stati bravi a fare in modo che i personaggi e la storia avessero un'anima che andasse oltre quello che è il semplice caso. C’è un mix di cose che avrà un effetto positivo sulla gente. E poi c'è Napoli che in un film e in una serie è sempre un plus, a prescindere il progetto che si faccia”.

Napoli e la sua indole più pop, sono l’anima di Piedone. Si gira in città tra la zona del porto nei pressi della stazione marittima, la periferia e, soprattutto, al centro storico. In queste settimane, tra i palazzi antichi alle spalle di via Pessina, nelle vicinanze di San Potito e Materdei si è aggirata la troupe di Piedone per battere i ciak di alcune scene.

Napoli con le sue location dove non sono escluse anche le strade della città più blasonate ed eleganti, sta conferendo una magia tutta sua a Piedone, merito anche della collaborazione con la Film Commission Regione Campania, sempre in prima linea nel sostenere le produzioni che arrivano qui.

Non si gira solo a Napoli e provincia. Per 10 giorni cast e troupe di Piedone si trasferiranno per realizzare delle riprese in Germania, luogo simbolico in quanto a Berlino c’è un museo dedicato a Bud Spencer in quanto c’è un vero e proprio culto attorno la figura dell’attore che ha contribuito alla fama degli spaghetti western.

C’è un gran lavoro dietro Piedone anche per rendere cool anche Vincenzo Palmieri. Ovviamente il look giocherà la sua parte. La costumista Cristiana Ricceri ci ha rivelato una chicca dell’ispettore Palmieri che sarà il suo elemento identificativo: indosserà un giubbotto, destinato a diventare un oggetto feticcio.

In realtà, tutti i personaggi della serie Piedone avranno dei capi d’abbigliamento che sono legati sia ai gusti degli attori protagonisti e alle loro fisicità, molto in linea anche ai ruoli che incarnano e, ovviamente, aderenti alla realtà e all’ambientazione contemporanea.

Cast e personaggi

Sono passati 10 anni da quando Salvatore Esposito ha debuttato in Gomorra – La serie. Nessuno conosceva quel ragazzone che dava il volto a Genny Savastano. Il tempo vola con una velocità incredibile. Fa impressione a lui e fa impressione a noi quando torniamo con la memoria alla lavorazione della prima stagione.

In questi anni, artisticamente parlando, Salvatore Esposito è cresciuto tantissimo. Si è misurato giocando con i generi interpretando film drammatici, commedie romantiche, dimostrando anche di essere particolarmente a suo agio in ruoli comici. Si sta facendo strada anche come scrittore di romanzi thriller e come sceneggiatore. Il lavoro su Piedone è un esempio.

Al di là della scrittura, anche sul set sta continuando a creare Palmieri.

Abbiamo detto che il suo mezzo espressivo è il wrestling che Vincenzo usa anche come valvola di sfogo. Si scoprirà che cela un dolore enorme, cosa che lo differenzia da Rizzo aiutando la genesi del personaggio. Vincenzo nasce in una realtà difficile e cresce per strada finché non incontra Rizzo che lo prende in simpatia perché appunto anche lui da lì proviene.

Da Rizzo, ha imparato tutto. In polizia dicono che Vincenzo è irregolare, indisciplinato, scorbutico: tutto vero, ma compensa con il talento. Crede nella giustizia ma a modo suo, e crede che, per ottenerla, la legge ufficiale non basti.

Ritorna a Napoli dopo alcuni anni e deve conquistare la fiducia della sua nuova squadra e dimostrare che i suoi metodi anticonvenzionali non sono un problema ma, anzi, sono l’arma migliore per risolvere i casi. Per Vincenzo ritornare nella sua città d’origine significa chiudere un cerchio: tra un’indagine e l’altra, in cui non mancheranno colpi di scena e sorrisi, proverà a ricongiungersi con il passato e a fare pace con i propri fantasmi.

In queste avventure sarà accompagnato da due protagonisti così diversi da lui ma complementari. Silvia D’Amico, la quale abbiamo visto in Christian, A Casa Tutti Bene e Comandante, che sarà la commissaria Sonia Ascarelli, capa del distaccamento di Polizia al porto di Napoli. Una sbirra di carriera, che crede nelle regole e nelle procedure: tutto quello che Palmieri non può soffrire.

Direttamente da The Jackal, anche Fabio Balsamo che in Piedone lo vedremo in una versione inedita interpetrando un personaggio molto sfumato. Vestirà la divisa dell’ispettore aggiunto Michele Noviello. Noviello avrebbe voluto occuparsi di storia medievale, ma è finito a lavorare in polizia. E ha fatto bene: anche se nessuno lo direbbe mai, è nato per fare lo sbirro - perché oltre al fiuto ha una dote, l’umanità.  Cerca di emulare Palmieri e di apprendere da lui come una spugna. “Ringrazio Alessio per avermi quest’occasione” afferma Balsamo “Con Noviello ho l’opportunità di giocare su più registri perché è un personaggio molto stratificato e che mi ha messo molto alla prova. Io devo rappresentare la linea ironica, ma Noviello ha una carica umana preponderante ed esplode tutta”.

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