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Saviano su Notre Dame: "Mentre ne vogliamo la ricostruzione migranti muoiono in mare"

Polemiche dopo il post dello scrittore napoletano, secondo cui "la cattedrale più preziosa e imponente d'Europa è il Diritto"

"Osservare il dolore dell’Europa e del mondo intero per le fiamme di Notre Dame ha dato conforto per la tragedia". Inizia così il post di Roberto Saviano su quanto avvenuto ieri a Parigi, con un incendio che ha gravemente danneggiato la cattedrale.

Lo scrittore va oltre, accostando quanto accaduto con il dramma delle traversate verso l'Europa ad opera dei migranti. "Il dolore per l’incendio ha fatto sentire appartenenza alla storia europea, ma con Notre Dame a bruciare non è stata l'Europa. L’Europa è in fiamme? No – prosegue l'autore di Gomorra – Credo piuttosto che l'Europa sia annegata nel Mediterraneo insieme alle centinaia di migliaia di migranti che in questi decenni sono morti senza che nemmeno ci sia giunta notizia della loro fine".

"L’Europa – ha proseguito Saviano – è terra di Diritto, la sua cattedrale più imponente e più preziosa è il Diritto e si sta inabissando da molto tempo. Gli 800mila esseri umani imprigionati e resi schiavi in Libia, e ora in grave, gravissimo pericolo più che nei mesi scorsi, sono il fallimento di un'idea e di un progetto, quello europeo, che va nella stessa disumana direzione di chi dice di volerla abbattere perché debole nel trattare la questione migranti".

"L'Europa sta affondando e, mentre ci affanniamo a sperare che una cattedrale venga ricostruita – conclude lo scrittore – ignoriamo le centinaia di migliaia di vite che in questo momento, anche per causa nostra, stanno vivendo l'inferno. Ha ragione Michela Murgia: il colpo al cuore dell'Europa lo stiamo guardando dal lato sbagliato".

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