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Famiglie arcobaleno, il Comune riconosce anche il secondo genitore

Una giornata epocale per Napoli. Il Comune riconosce ufficialmente anche il secondo genitore delle famiglie arcobaleno, quelle composte da persone dello stesso sesso. Da oggi, le istituzioni non riconosceranno solo il padre o la madre biologica, ma anche il partner. Bambini, palloncini e qualche lacrima.

La Sala Giunta del Comune di Napoli si riempie di sorrisi ed emozioni. "Una bellissima giornata - afferma il sindaco de Magistris - per dare pari diritti a tutti i bambini. E' bello sapere che le istituzioni locali lavorano per allargare i diritti, mentre il Governo lavora per ridurli, impedendo i soccorsi ai bambini sulle navi di migranti ferme nei porti". 

Gioia incontenibile per le coppie, che hanno firmato il registro comunale con i figli al seguito. "La nostra vita di tutti i giorni non cambia, continueremo ad amarci - spiega una mamma - ma è un riconoscimento importante. Molti non pensano che se a me succedesse qualcosa, la mia compagna non avrebbe alcun riconoscimento giuridico per prendersi cura di nostra figlia. E' una garanzia in più proprio per lei". 

Se per le donne, il Comune ha equiparato la madre biologica al secondo genitore, per gli uomini si è trattato di riconoscere quanto già ottenuto dalle coppie in altri stati. 

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