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Martedì, 23 Aprile 2024
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Lutto all'università Federico II: addio al Prof. Vecchio

Il docente dell'ateneo napoletano è stato uno scienziato di altissimo livello e ha ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali nel corso della sua brillante carriera

La comunità accademica dell'Università Federico II di Napoli è in lutto per la scomparsa, a 81 anni, del Professor Giancarlo Vecchio.

Professore emerito dell'ateneo federiciano, dopo aver ricoperto, nel 1975, la cattedra di Virologia Oncologica, dal 1985 è stato Professore ordinario di Oncologia, disciplina alla quale ha dedicato la maggior parte della sua attività scientifica, e Direttore, dal 1994 al 2000, del Dipartimento di Biologia e Patologia Cellulare e Molecolare e dal 1981 della Scuola di Specializzazione in Oncologia.

Accademico dei Lincei sin dal 1995, Giancarlo Vecchio è stato uno scienziato di altissimo livello e ha ricevuto importanti riconoscimenti nazionali e internazionali per la sua attività. Tra questi il Premio "Longhi" dell'Accademia dei Lincei (1975); Fogarty Scholar-in-residence, presso i National Institutes of Health, Bethesda, Md., uno dei più alti riconoscimenti concessi dal Governo americano a studiosi stranieri (1995-1999); Presidente della European Thyroid Association (1999); Premio "Henning" della European Thyroid Association (1999); Premio Feltrinelli per la Medicina, conferito dall'Accademia dei Lincei (2009); Presidente della Società italiana di Cancerologia (2000).

Dal 2000, inoltre, Vecchio è stato coordinatore di un prestigioso dottorato di ricerca internazionale in Oncologia ed Endocrinologia molecolare presso l'Università di Napoli Federico II.

Tra i più importanti contributi scientifici del Professore Vecchio nel campo dell'Oncologia e dell'Endocrinologia, va ricordata la prima dimostrazione (ottenuta interamente in un laboratorio italiano) dell'attivazione di un nuovo oncogene, RET/PTC, che avviene con elevata frequenza in una neoplasia umana, il carcinoma papillifero della tiroide, la neoplasia più frequente di questa ghiandola. Successivamente il gruppo di ricerca da lui coordinato ha anche chiarito i meccanismi di attivazione di questo oncogene. I risultati ottenuti dal Prof. Vecchio ed il suo gruppo sono stati pubblicati su prestigiose riviste, quali Nature, Science e Cell.

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