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Lunedì, 29 Aprile 2024
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Così il Pnrr cambia l'Università e le pubbliche amministrazioni

Si è tenuto a Villa Doria d’Angri il convegno sulla riforma della contabilità necessaria per l'adozione del piano di ripresa e resilienza

Si è tenuto a Villa Doria d’Angri il convegno “La Riforma della contabilità delle amministrazioni pubbliche nel PNRR”, con la partecipazione del Ragioniere generale dello Stato, Biagio Mazzotta e di rappresentanti del mondo accademico, della professione contabile e delle amministrazioni pubbliche destinatarie della Riforma. Il Convegno ha raccolto il patrocinio del Comune di Napoli, di ANCI Campania, del Consiglio Nazionale e di tutti gli undici Ordini dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili (ODCEC).  Saluti introduttivi affidati all'Assessore al bilancio del comune di Napoli Pier paolo Baretta, al presidente ODCEC Napoli Eraldo Turi, al presidente ODCEC Napoli Nord Francesco Matacena, al presidente ODCEC Nola Felice Rainone. Tra gli interventi l'Assesore al bilancio della Regione Campania Ettore Cinque.  

La Riforma 1.15 del PNRR prevede l’adozione di un nuovo sistema contabile di tipo economico-patrimoniale, unico per tutte le amministrazioni del nostro Paese, superando le diversità e la frammentazione che hanno finora contraddistinto i vari comparti della pubblica amministrazione. La riforma avrà un impatto sulla contabilità e i bilanci pubblici a partire dal 2025, addirittura dal 2024 per quelle amministrazioni che entreranno nella cosiddetta “sperimentazione”.

Per il professor Mariano D’Amore, docente della Parthenope e presidente dello Standard Setter Board della Ragioneria Generale dello Stato, “il nuovo sistema contabile mira a fornire una rappresentazione completa e attendibile del patrimonio di una qualsiasi amministrazione pubblica. L’obiettivo è conoscere la ricchezza complessivamente amministrata per conto dei cittadini, che si tratti del nostro comune piuttosto che del ministero per il quale lavoriamo. Questo nel tempo cambierà anche il modo di decidere e di controllare l’attività delle nostre amministrazioni, che dovranno rispondere della capacità di preservare il patrimonio amministrato nell’interesse dei contribuenti e di chi si attende di ricevere servizi, oggi e in futuro”.

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