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Panaro sospeso anche a Rennes: la solidarietà napoletana fa breccia in Francia

L'iniziativa è dell'associazione capitanata da Sadia Alami, da tempo affascinata dalla cultura partenopea del "sospeso". "Qui la vostra iniziativa ha avuto molto risalto e abbiamo pensato di riproporla"

Sadia Alami è una donna positiva, dallo spirito per niente infiacchito da quel lockdown che pure in Francia si è fatto stringente. Vive a Rennes, nella regione della Bretagna, dove ha organizzato un "panaro sospeso" per i più bisognosi, iniziativa che ricalca quanto sta andando da settimane avanti a Napoli col panaro solidale. E non è la prima volta che la presidente dell'associazione "La Maison des Citoyens de Rennes et sa métropole" si rifà all'idea di solidarietà del "sospeso", concetto tanto caro e radicato nella cultura partenopea.

"È due anni fa che abbiamo iniziato ad organizzare 'sospesi' per chi ha bisogno, del tutto simili a quelli messi in piedi a Napoli – spiega a NapoliToday – Caffè sospesi, ma anche biglietti per spettacoli, corsi di yoga, tagli di capelli, libri, e tante altre cose. Abbiamo partnership con numerosi negozi locali, riconoscibili attraverso un logo esposto, i quali ridistribuiscono le cose lasciate 'in sospeso' a chi non può permettersele".

Poi è arrivata l'emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di Covid-19, e con essa la crisi economica che ha colpito anche Rennes. Sono quindi apparsi per la città numerosi "panari" – molto spesso scatole o ceste, ma il nome scelto è proprio panier, paniere – contenenti oggetti e beni di prima necessità per i più bisognosi. Anche il messaggio che quasi sempre li accompagna è lo stesso dei panari sospesi partenopei: "Se hai bisogno prendi, se puoi metti".

Panaro sospeso in Francia, l'idea napoletana arriva a Rennes

"L'idea del paniere sospeso l'abbiamo mutuata dalla solidarietà napoletana – racconta ancora Sadia – In Francia l'iniziativa partenopea ha avuto molto risalto, ad esempio io ne ho letto su un sito che riporta notizie positive. Mi è sembrata subito un'idea bella, semplice e generosa, e in linea con ciò che la nostra associazione sta facendo da ormai più di due anni".

È dal 17 aprile che a Rennes sono apparsi, distribuiti un po' ovunque, panari sospesi. Ad oggi in giro per la città ce ne sono più di 20, dei quali l'associazione di Sadia ne ha fatto anche una mappa su Google, così da aiutare chi vuol partecipare. Che questi voglia prendere, donare, o organizzare un nuovo panier in un'area lasciata scoperta.

"La risposta dei cittadini è molto positiva, ci sono panari appesi alle finestre, giù ai palazzi, su panchine pubbliche, ovunque – ci spiega ancora la presidente di La Maison des Citoyens de Rennes et sa métropole – con dentro prodotti di igiene, cibo, giocattoli, libri, giornali". E, come si spera possa essere anche a Napoli nel prossimo futuro, a Rennes si lavora perché l'ondata di solidarietà non si spenga con l'emergenza Coronavirus: "Stiamo creando un comitato per continuare con iniziative di questo tipo anche dopo il lockdown, perché quanto organizzato per l'emergenza Covid-19 – conclude Sadia – sia soltanto un punto di partenza".

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