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"Lungomare plastic free", torna l'ordinanza: multe fino a 500 euro

Da oggi nuovamente in vigore, vieta l'uso e la vendita di "contenitori, stoviglie, posate, cannucce e ogni altro manufatto monouso ad uso alimentare in plastica non biodegradabile e non compostabile"

È entrata in vigore oggi l’ordinanza "Lungomare Plastic Free", varata dal Comune di Napoli a contrasto dell'aumento dei rifiuti in plastica nel mare partenopeo. Si tratta di una nuova versione di quanto già stabilito dall'amministrazione dal 1 maggio al 30 settembre.

I presupposti che hanno condotto la giunta a varare il provvedimento sono particolarmente gravi. Come sottolineato all'interno dello stesso, "le materie plastiche costituiscono sino all’85% dei rifiuti marini presenti lungo le coste, sulla superficie e sui fondali del mare", e "ogni anno almeno altri 8 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica vanno ad aggiungersi ai rifiuti già presenti nel mare". Un fenomeno che "mette a grave rischio la salute umana, la sopravvivenza delle specie marine e degli ecosistemi e reca rilevante danno alle attività turistiche, alla pesca e all'acquacoltura".

Il sindaco firma l'ordinanza

I dati nel Golfo di Napoli

Anche i dati concreti delle acque napoletane in particolare sono allarmanti: "il lavoro di ricerca dell'ISPRA che, nel rapporto sui rifiuti marini del 2015 registra 0,49 microplastiche per metro cubo nella Stazione di campionamento denominata Ischia; il report Greenpeace luglio 2017, che nella Stazione di campionamento denominata Portici registra 3,56 microplastiche per metro cubo; il dato diffuso dalla Stazione Zoologica A. Dohrn nel luglio 2018, che, sempre nella citata Stazione denominata Portici registra 5,24 microplastiche per metro cubo".

L'ordinanza

L'ordinanza si applica alla “fascia territoriale compresa tra le strade che costeggiano la linea di costa, anche per i terreni elevati sul mare, dalla località La Pietra alla località Pietrarsa", e la sua applicazione verrà fatta rispettare dal reparto ambientale della polizia municipale: le multe previste vanno dai 25 ai 500 euro.

L'ordine è “di non utilizzare, fornire e commerciare contenitori, stoviglie, posate, cannucce e ogni altro manufatto monouso ad uso alimentare in plastica non biodegradabile e non compostabile". Un divieto “rivolto agli esercizi commerciali, ai pubblici esercizi, ai laboratori di produzione artigianale di alimenti autorizzati alla vendita per asporto, agli operatori del commercio su aree pubbliche, sia in sede fissa sia in forma itinerante, incluse le attività di catering del settore alimentare e agli esercenti delle attività balneari, quali lidi e circoli nautici; nonché agli organizzatori ed operatori commerciali di eventi, convegni e manifestazioni".

Inoltre, il Comune invita contestualmente la cittadinanza a rinunciare all'uso di monouso in plastica, favorire la riduzione del consumo degli imballaggi in plastica, non abbandonare plastica sulle spiagge e nel mare, segnalare l'eventuale mancato rispetto dell'ordinanza alle autorità.

Le eccezioni previste

Il divieto non si applica per bottigliette d’acqua monouso impiegate in operazioni di soccorso e in eventi, convegni e manifestazioni in cui – precisa l'amministrazione – "il responsabile dell’organizzazione adotti adeguate soluzioni di raccolta differenziata delle bottigliette, tali da inibire qualunque incontrollato abbandono del rifiuto pregiudizievole per la salvaguardia del mare".

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