Ruotolo e De Giovanni sugli hater di Silvia Romano: "Commettono un crimine"
Il senatore e lo scrittore: "I leoni da tastiera che incitano all'odio commettono un crimine"
“I politici e i 'leoni da tastiera' che incitano all'odio non esprimono un punto di vista e non avanzano nessuna proposta politica. Commettono semplicemente un crimine”. Lo affermano lo scrittore Maurizio De Giovanni e il senatore Sandro Ruotolo sul caso di Silvia Romano, la giovane volontaria che dopo 18 mesi di prigionia è stata liberata ed è finita al centro di violente polemiche. “Vogliamo ricordare – concludono De Giovanni e Ruotolo – che incitare all'odio è un crimine”.
La conversione spontanea
Sono innanzitutto felice che Silvia abbia trovato la libertà, quanto alla sua conversione, è una sua libera scelta". Lo dice all'AdnKronos Amar Abdllah, imam della comunità islamica di Napoli. "La nostra è una religione monoteista - spiega l'imam -, quindi una religione del cielo, come quella cristiana, perciò anche se si è convertita, non è cambiato molto, ha sempre abbracciato una religione del cielo. Diverso sarebbe stato se avesse abbracciato una religione non del cielo"
Per l'imam, poi, Silvia Romano non è stata certamente indotta alla conversione: "Lei e adulta - sottolinea -, e nessuno può forzare un adulto a scegliere qualcosa, è matura, e nessuno può fargli il lavaggio del cervello per indurla a cambiare idee e principii. Inoltre, l'Islam non accetta le conversioni forzate".