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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Strage sulle strade della Campania: 242 morti e 14mila feriti

I dati dell'Istat per il 2017 fanno segnare un peggioramento rispetto al 2016

Una strage in piena regola, 242 morti e 14.770 feriti in un solo anno (fonte Istat per il 2017). La Campania, Napoli in testa, è tra le regioni con più vittime per incidenti stradali. Molto si è fatto in questi anni, ma molto c’è ancora da fare. I dati Istat non lasciano adito a dubbi e prosegue il grande lavoro del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (tramite la Direzione generale territoriale del Sud) verso una mobilità più consapevole e sicura. Organizzata da Improve S.r.l.  stamane al Complesso Monumentale di Santa Maria la Nova di Napoli è stata presentata l’iniziativa «Anzia… Moci in Sicurezza», parte del più ampio progetto  «Una nuova Cultura della sicurezza stradale in Campania», che guarda in modo particolare gli automobilisti over 65. In quella sede sono stati mostrati i dati riferiti alle strade campane.

Dati che descrivono una situazione non più sostenibile.  Nel 2017 in Campania sono stati registrati poco più di 9.900 incidenti stradali, che hanno causato la morte di 242 persone e il ferimento di altre 14.770. Rispetto al 2016 sono aumentati sia gli incidenti (+1,5%) che il numero di vittime della strada (+11%). E in questo senso la Campania ha fatto registrare variazioni percentuali superiori a quelle dell’intero Paese, dove invece si registra un calo degli incidenti (-0,5%). «Guardando agli over 65 – chiarisce Antonella Bianchino, Direttore dell’Ufficio territoriale Istat per Campania e Basilicata – in Campania si sono verificati 1.245 incidenti, sono morte 74 persone e ferite 1.245. Gli incidenti in questa fascia d’età rappresentano il 13% del totale. Il numero dei decessi è invece pari al 30% del numero complessivo. Ciò che si nota è che rispetto all’anno precedente c’è stato un aumento sia delle persone decedute, sia di quelle ferite».

Le misure adottate dall’Italia sono in legate ai programmi d’azione europei per la sicurezza stradale, per i decenni 2001-2010 e 2011-2020, impegnano i Paesi membri a dimezzare i morti per incidente stradale con una particolare attenzione agli utenti “vulnerabili”. Obiettivo sul quale, in Campania, c’è ancora molto da fare. Stando ai dati Istat, in regione - tra il 2001 e il 2010 - le vittime della strada si sono ridotte del 28,9%, meno della media nazionale (-42,0%). E tra il 2010 e 2017 le variazioni sono, rispettivamente di -4,7% e -17,9%. Sempre fra 2010 e 2017 l’indice di mortalità sul territorio regionale è aumentato leggermente da 2,3 a 2,4 deceduti ogni 100 incidenti. In Campania, nel 2017, l’incidenza degli utenti vulnerabili per età (bambini, giovani e anziani), deceduti in incidente stradale, è inferiore alla media nazionale (43,8% contro 45,2%) con la differenza più ampia fatta registrare dagli ultra sessantaquattrenni (Campania 30,6%, Italia 32,8%).

Guardando invece agli utenti vulnerabili secondo il ruolo che essi hanno avuto nell’incidente (conducenti/passeggeri di veicoli a due ruote e pedoni) il loro peso relativo (sul totale dei deceduti) misurato nella regione è superiore nel 2017 a quello nazionale (56,2% contro 49,8%). Tuttavia, negli ultimi otto anni (2010-2017) l’incidenza di pedoni deceduti è cresciuta molto di più in Campania (da 12,2% a 21,9%) che nel resto del Paese (da 15,1% a 17,8%). Tutto questo ha costi sociali molto alti, calcolati per la Campania (nel 2017) 1,1 miliardi di euro (188 euro pro capite). Questo significa che da sola, la Campania, incide del 6,3% sul totale nazionale stimato in oltre 17 miliardi di euro.

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