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La gente muore e il sindaco resta in silenzio: Omar si incatena davanti Palazzo San Giacomo

"Eppure Napoli è sempre stata solidale con il nostro popolo"

"La città di Napoli è da sempre solidale con il popolo palestinese, ci meraviglia e stupisce il silenzio dell'amministrazione comunale e del Sindaco di Napoli", dice Omar Suleiman, leader della numerosa Comunità Palestinese che vive nella nostra città, in una nota via Whatsapp con cui informa che stamane, 24 gennaio, si incatenerà in segno di protesta davanti a Palazzo san Giacomo.

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Il conto del sangue

"Sono 110 giorni di guerra criminale contro la popolazione civile nella regione di Gaza con conseguenze devastante", spiega Omar, facendo il drammatico conto delle vite spezzate: 26 mila morti di cui 11.500 bambini, 65.00 feriti, 12.000 dispersi sotto le macerie, 120 giornalisti uccisi, medici e personali sanitario arrestati e deportati, ospedali, chiese e moschee bombardati, università e siti archeologici rasi al suolo. 1.900.000 le persone costrette ad abbandonare le loro case e costrette a vivere in tende di plastica senza cibo né acqua né energia elettrica e medicinali.

Il silenzio di tutti

"Le città palestinesi di Nablus, Jenin, Tulkarem, Jericho, Betlemme, Gerusalemme, Ramallah sono quotidianamente sottoposte a raid e attacchi con gravissime conseguenze: arresti di massa, esecuzioni sommarie, distruzione di infrastrutture, case ed esercizi commerciali, sradicamento di alberi e confisca di terre per costruire ed allargare insediamenti coloniali. Tutto questo - dice Omar - accade nel silenzio colpevole della maggior parte delle amministrazioni delle maggiori città italiane. Chiediamo una posizione netta e chiara a favore del cessate il fuoco e la fine della guerra criminale contro il popolo palestinese".

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