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Gli armatori di tutto il mondo a Napoli: "Riduciamo le emissioni"

Decima edizione della convention Shipping & The Law, che riunisce a Napoli armatori da ogni parte del globo. In un 2019 dominato dalla figura carismatica di Greta Thunberg e dalle manifestazioni contro il cambiamento climatico, gli addetti ai lavori della navigazione non possono esimersi dal confrontarsi sulla riduzione delle emissioni. Un obiettivo posto anche dalle nuove norme mondiali, che prevedono un abbassamento dal 3 allo 0,5 per cento delle emissioni nocive.

"Si tratta di obiettivi reali - spiega Francesco Lauro, ideatore della manifestazione - anche se difficili. Le previsioni future prevedono un continuo incremento del traffico merci marittimo. A fronte della crescita, bisognerà ridurre fino allo 0,5 per cento, entro il 2020, le emissioni inquinanti di zolfo nei combutibili delle navi di tutto il mondo". Se questo obiettivo verrà raggiunto, ne beneficeranno anche città come Napoli, con un'attività portuale, sia crocieristica che mercantile, che incide sull'inquinamento dell'aria. 

"Sono tante le sfide che ci attendono a partire dall'enorme cambiamento delle regole sulle emissioni a partire da gennaio che ci porta sulla strada verso il 2050, quando il settore del commercio marittimo si è impegnato a dimezzare le proprie emissioni di Co2". Questo lo scenario descritto da Esben Poulsson, presidente dell'International Chamber of Shipping, l'associazione mondiale degli armatori, in apertura al congresso, che si è tenuto al Maschio Angioino di Napoli. Una sfida subito raccolta dall'armatore Emauele Grimaldi che ha annunciato la produzione di nuove navi che rispetteranno le città portuali, spegnendo i motori quando sono attraccate e dicendo stop alle colonne di fumo che si alzano dalle navi in porto.

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