rotate-mobile
Attualità Barra

George Floyd, il murale di Jorit a Barra

Lo street artist dedica la sua ultima opera all'uomo barbaramente ucciso dalla polizia di Minneapolis in un episodio di razzismo

Lo street artist partenopeo Jorit, in prima linea attraverso le sue opere nella lotta a razzismo e discriminazioni, ha deciso di rendere omaggio a George Floyd. Fermato a Minneapolis (Usa) dalla polizia perché sospettato di aver pagato con 20 dollari falsi, Floyd è stato ucciso da un agente in un terrificante episodio di razzismo che ha risvegliato le coscienze negli Stati Uniti e nel mondo sul tema ancora attuale della discriminazione razziale.

Sono tante le iniziative in tutto il mondo per ricordare George Floyd, tra cui quella di Jorit che lo ha inserito nel suo pantheon di eroi moderni. "A lavoro su una nuova opera  #GeorgeFloyd", scrive l'artista. Il murale si trova su un edificio di Barra ed è stato ultimato stamattina. Con Floyd sono ritratti anche Lenin, Martin Luther King, Malcolm X e Angela Davis.

George Floyd, calciatori Napoli e ADL contro il razzismo

#Lenin × #MLK × #MalcolmX × #AngelaDavis "Per favore, per favore, non riesco a respirare. Per favore amico, per favore... Non posso respirare. Non posso respirare... Per favore, non riesco a respirare, agente... Non riesco a respirare... Non uccidetemi, vi prego!" Queste le ultime parole di #GeorgeFloyd, un lavoratore afroamericano di 46 anni che viveva in un sobborgo di #Minneapolis e lavorava in un ristorante chiuso a Marzo a causa del lockdown. Le sue tragiche parole in punto di morte: "I can’t breathe", "Non posso respirare", sono diventate il testamento politico di decine di migliaia di persone scese in piazza negli USA da ieri contro l'ennesimo omicidio impunito di un sistema feroce e spietato contro i più deboli." @robertoVallepiano È tempo di cambiare il mondo #AntiRacism #AntiCapitalism #blacklivesmatters 📸@Gigivalentino_

Un post condiviso da Jorit (@jorit) in data:

In Evidenza

Potrebbe interessarti

George Floyd, il murale di Jorit a Barra

NapoliToday è in caricamento