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Gabriele dimesso dopo il trapianto di midollo: la gioia dei genitori

Il padre ha potuto riabbracciarlo dopo 37 giorni di isolamento. Adesso l'obiettivo è tornare a casa

Gabriele, il bimbo protagonista di una gara di solidarietà (a Napoli ma non solo) alla ricerca di un donatore di midollo compatibile, è stato dimesso dagli Spedali Civili di Brescia dov'è avvenuto il trapianto. I genitori lo hanno potuto riabbracciare dopo 37 giorni di isolamento. Il piccolo, 2 anni, è affetto da Sifd, una malattia genetica molto rara di cui rappresenta il primo caso in Italia.

Cristiano, il papà di Gabriele (reso noto dalla pagina Facebook come "Gabry Little Hero"), ha rilasciato un'intervista a TgCom24. "Il percorso è ancora lungo – ha spiegato – ma adesso la strada è in discesa". "Abbiamo scalato montagne – va avanti Cristiano – oggi posso finalmente essere più sereno".

Donatori in piazza per Gabry Little Hero

In questi giorni, dopo il trapianto, i genitori di Gabriele hanno aspettato mentre il piccolo restava in una zona sterile. Solo la madre aveva accesso, e nessuno poteva toccarlo. "Dopo i primi dieci giorni dall'intervento ci sono stati già dei riscontri positivi – ha aggiunto il papà – Adesso siamo in queste casette adiacenti all'ospedale messe a disposizione delle famiglie da parte di associazioni per facilitare tutti i controlli di cui Gabriele ha bisogno. Per i primi giorni ci saranno infermieri mattina e sera per idratarlo e verificare i parametri. Poi, se tutto procede nella norma, i controlli passeranno a due-tre a settimana e via via, sempre meno, fino a quando potremo tornare a una vita normale".

L'obiettivo, dopo riabracciare finalmente il bimbo dopo 37 giorni, è poter tornare finalmente a casa.

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