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Boom di presenze nei musei: Napoli terza città italiana per visitatori

Solo Roma e Firenze precedono il capoluogo campano. Pompei e il Museo di Capodimonte tra i luoghi più visitati

I visitatori nei musei italiani sono in forte crescita. E' quanto svela il rapporto dell'Istat "L'Italia dei musei". Oltre 128 milioni di persone (di cui 58,6 stranieri) hanno visitato il patrimonio culturale italiano nel 2018, quasi 10 milioni in più (+8%) rispetto al 2017. L’incremento maggiore è registrato dai monumenti e i complessi monumentali (+11,5%) e dai musei (+9,6%). Diminuiscono i visitatori delle aree archeologiche (-11,3%).

Le prime 10 città sono nell’ordine Roma, Firenze, Napoli, Venezia, Milano, Torino, Pisa, Pompei, Siena e Verona, nelle quali si concentra oltre la metà dei visitatori (il 55,5%).

Se Firenze offre soprattutto musei di arte antica e medioevale, monumenti di interesse storico e artistico, e importanti edifici e complessi monumentali a carattere religioso, a Napoli l’offerta di musei è decisamente più variegata: musei d’arte e di scienza, di storia naturale e di
archeologia, musei industriali e complessi monumentali a carattere religioso. A Roma, invece, spiccano per numerosità soprattutto i musei, le aree e i monumenti archeologici.

Pompei e Capodimonte tra i luoghi più visitati

In cima alla classifica dei luoghi più visitati figurano il Pantheon, l’Anfiteatro Flavio (Colosseo), l’Area Archeologica di Pompei e il Museo e Parco di Capodimonte, tutte istituzioni statali che hanno registrato nel 2018 più di tre milioni di visitatori ciascuna e che insieme ne totalizzano 21,5 milioni, pari al 17% del pubblico complessivo dell’intero patrimonio culturale italiano.

Roma (121), Firenze (69), Torino (49), Milano (47), Bologna (46), Trieste (41), Genova (40), Napoli (38), Venezia (37) e Siena (34) sono le prime 10 città con il maggior numero di testimonianze della ricchezza storico-culturale, architettonica e archeologica dell’Italia.

I musei di arte sacra e le chiese e i monumenti a carattere religioso musealizzati sono il 10,3% del totale, situati in larga parte nel Mezzogiorno, in Puglia, Campania, Calabria e Sicilia.

Una crescita costante

Dal 2006 al 20184 il pubblico del patrimonio culturale italiano è aumentato di quasi un terzo (32,2%), crescendo mediamente a un ritmo di oltre 2 milioni e mezzo di visitatori all’anno. In particolare, è quasi raddoppiata l’utenza dei musei, dei monumenti e delle aree archeologiche statali, passando da 34,6 milioni a 54,1 milioni di visitatori, ed è cresciuto, seppure più lentamente, anche il pubblico delle strutture non statali: da 62,7 milioni del 2006 a 74,5 milioni. 

Negli ultimi anni l’espansione della platea dei visitatori ha registrato una significativa accelerazione: in un solo anno i visitatori delle strutture museali italiane sono aumentati di quasi 10 milioni. Nel 2018 si registra così il numero record di 128,6 milioni di ingressi (+8% rispetto al 2017): 63,4 milioni nei musei, 51,1 milioni nei monumenti, 13,7 nelle aree archeologiche e 488 mila nelle strutture ecomuseali.

Le strutture statali, 460 tra musei, aree archeologiche e monumenti musealizzati, hanno attratto, solo lo scorso anno, circa 54 milioni di visitatori (pari al 42% del totale), con un’utenza media quattro volte maggiore di quella non statale (in media quasi 120 mila persone per istituto statale contro 19 mila per istituto non statale).

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