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Lunedì, 29 Aprile 2024
Attualità San giuseppe vesuviano

La Campania è la regina d'Italia delle bancarelle

La regione è al primo posto per attività di commercio in sede mobile. Tra le città, San Giuseppe Vesuviano è seconda e Afragola ottava

Campania prima regione d'Italia per numero di bancarelle. E' quanto emerge dall'analisi condotta da Unioncamere-InfoCamere basata sul Registro delle Imprese delle Camere di commercio. Con 25mila le attività commerciali con sede mobile sul territorio regionale, quasi il 17 per cento del totale nazionale, la regione ha staccato nettamente Sicilia (17mila) e Lombardia (15mila).

Dati che vengono confermati dalla classifica delle città, che vede tre campane sul podio e quattro nella top ten. San Nicola la Strada, in provincia di Caserta, guida la graduatoria. Qui, il 75 per cento delle imprese registrate sono ambulanti. Al secondo posto troviamo San Giuseppe Vesuviano, provincia di Napoli, con 73,4 per cento. Sul gradino più basso, Castel Volturno, ancora nel Casertano. All'ottava posizione si piazza Afragola, dove quasi il 51 per cento delle attività è composto da bancarelle.

La vendita ambulante è un settore che sembra resistere in tutta Italia. Un operatore del commercio su cinque è un ambulante. Con oltre 160mila imprese, il 21% di quelle commerciali del Paese, il commercio in sede mobile rappresenta una componente strutturale di grande importanza, non solo economica ma anche sociale per la vicinanza che assicura alla domanda diffusa di beni accessibili su tutto il territorio nazionale, soprattutto per le comunità meno servite da punti vendita fissi. Un servizio ancora più gradito agli italiani in un periodo di inflazione come questo. La stragrande maggioranza delle bancarelle (151mila, pari al 95 per cento del totale) è gestita da micro-imprese individuali oltre la metà delle quali (56,8 per cento) con a capo persone immigrate. 

Il commercio ambulante si rivela un tipo di attività particolarmente adatta a rispondere alle esigenze delle diverse realtà locali e uno strumento che crea un legame stretto con il territorio, contribuendo alla vitalità economica delle comunità locali. La mappa del commercio ambulante rivela una distribuzione molto polverizzata, con la presenza di almeno un’impresa in oltre 6.200 comuni italiani e con una concentrazione che supera le 500 realtà solo in meno di 30 comuni. 

Tra i paesi di provenienza degli imprenditori ambulanti stranieri, il Marocco presenta il maggior numero di imprenditori (30mila), che peraltro costituiscono quasi il 35 per cento degli stranieri nel settore a livello nazionale. Seguono il Senegal e il Bangladesh con numeri simili (12mila imprese).

Il commercio ambulante in Italia presenta una forte concentrazione territoriale, con le prime tre regioni (Campania, Sicilia e Lombardia, che si distinguono per il numero elevato di bancarelle, rappresentando quasi il 40 per cento del totale delle attività commerciali di questo tipo nel Paese. 

Sotto il profilo settoriale, oltre la metà delle bancarelle (90.195 attività, il 54,9 per cento del totale) si divide tra abbigliamento (37 per cento) e alimentare (19,3), tra cui prevalgono i prodotti ortofrutticoli. A questo proposito, l'ambulantato alimentare rappresenta anche un'opportunità per i consumatori di accedere a prodotti di alta qualità, provenienti direttamente dai produttori locali. Le bancarelle offrono non solo prodotti e servizi, ma anche un'esperienza di acquisto unica, con la possibilità di interagire direttamente con gli imprenditori e di scoprire prodotti unici e tradizionali. 

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