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Venerdì, 19 Aprile 2024
Attualità Piazza Municipio

Un caffè e una giacca, il barista che aiuta il clochard commuove il web: il post è virale

L'episodio, raccontato da un partenopeo su Facebook, sta venendo rilanciato da numerosi utenti: un bel episodio di semplice ma importante solidarietà

È diventato in poche ore virale il post social di Massimiliano Della Campa, un utente Facebook napoletano che ha raccontato un bel episoio di speranza e solidarietà avvenuta ieri notte nel centro cittadino.

“All'uscita da una serata di blues, ci siamo fermati in un bar di piazza Municipio per prendere un caffè – racconta – si è fermato all'ingresso un clochard napoletano (badate bene, all'ingresso. Questo evidenzia l'educazione del clochard, che conscio di poter, con la sua presenza, infastidire qualche cliente, non è entrato nell'esercizio). Lo stesso, rivolgendosi al barista, gli chiede: "mo faciss nu cafè.....però stasera nun teng soldi". Il barista per niente infastidito e con tono pacato gli risponde:"certo...vuliss pure na pasta o na pizzetta?", il clochard strizzando gli occhi, a mo' di gratitudine, e scuotendo la testa gli dice "no, grazie, m'abbasta nu cafè cavero...stasera l'aria è fresca".

“Il barista – prosegue il racconto – gli prepara il caffè in monouso e girando intorno al bancone glielo serve all'uscio. Il clochard, allora, stringendoselo tra le mani e con occhi sorridenti gli dice "grazie, ca maronn to renn", ed il barista "nun ce pensà....pienz a stà bbuon". Dopo pochi minuti il barista entra per poi subito uscire da una porticina di lato al banco, con un giubbino azzurro tipo impermeabile, esce fuori dal bar per andare incontro al clochard fermo a pochi metri a bersi il caffè. Allungando le mani che stringono il giubbetto verso il clochard, lo guarda con occhi che esprimono più di 1000 parole. Il napoletano (trovo nn giusto etichettarlo sempre come clochard, alla fine è un napoletano che o per sfortuna o per scelta, ha un tipo di vita diversa dalla mia) gli fa “ma è ppe mmè?", ed il barista di risposta "si, è 'o mio, ma stasera serve chiù a te, chiove assaje"”.

E così ecco il piccolo ma grande gesto, osservato dall'autore del post, che gli ha ispirato un messaggio diffusosi in queste ore a macchia d'olio sulle bacheche dei napoletani.

La conclusione: “A Napoli un caffè costa 80-90 centesimi, dovrebbe costare almeno 10 euro per la tradizione che lo rende cosi buono, per la passione di chi lo fa e per l'amore che lo accompagna. A Napoli l'aiuto non si aspetta che lo si chiede, trovi sempre pronto qualcuno che capisce il momento ed è pronto a darlo. Napoli ti amo sempre di più e spero che esca sempre fuori il tuo amore, il tuo folclore, e che la minoranza che rovina questa città capisca presto che non è la città per lei. P.S. caro Sindaco, i lupi (quelli a piazza Municipio, ndR) sono più adatti ad altri scenari , non al nostro , ccà già ne tenimm assaje!”.

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