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Lettera di Ruotolo a Celentano: "Nel 2068 la capitale della mafia sarà la tua ex via Gluck"

Il noto giornalista napoletano sulle polemiche successive alla prima puntata della serie "Adrian"

Non si placano le polemiche per quanto andato in onda nel corso della prima puntata della serie animata tv "Adrian" di Adriano Celentano, in onda nei giorni scorsi su Canale 5.

La rappresentazione della città di Napoli nel 2068 con un enorme grattacielo con su scritto "Mafia International", ha suscitato molte reazioni sul web e sui social.

A tal proposito il noto giornalista napoletano Sandro Ruotolo ha pubblicato su Facebook una lettera aperta al super molleggiato: "Caro Adriano, vorrei aggiornarti. Anche tu sai, come noi sappiamo, che esiste la mafia al Nord. Spara forse un po’ meno di quella delle mie terre ma è forte e si insinua nel tessuto socio-economico, potendo contare sulla zona grigia e su una sottovalutazione indotta del suo pericolo. Caro Adriano, ti aggiorno sull’inchiesta di oggi della procura antimafia di Torino. Te la racconto perché questa operazione ci dice qualcosa in più. Non solo l’ndrangheta esiste in Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e oggi anche Val D’Aosta ma si sta ramificando secondo i canoni classici. Per l’accusa (16 gli indagati) la famiglia Nirta-Scalzone di San Luca d’Aspromonte si è insediata ad Aosta e poteva contare su un consigliere regionale, su un consigliere comunale e su un noto avvocato di Torino. Sempre secondo i Ros dei Carabinieri sono documentate le interferenze della cosca nella politica locale. Insomma caro Adriano Celentano, rischi di sbagliare previsione. Nel 2068 la capitale della mafia non sarà Napoli (che non assolvo,sia chiaro) ma quasi certamente la tua ex via Gluck".

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